Dal sito moras.noblogs.org
Sabato scorso, a Nuoro, abbiamo organizzato un benefit per sostenere le spese del campeggio di ottobre della Rete No Basi. Ci siamo ritrovati un centinaio di compagni provenienti da diverse zone ed esperienze politiche e abbiamo potuto conoscerci meglio e confrontarci. È stato un momento bello e importante e ci piacerebbe riproporlo. Vogliamo ringraziare tutti quelli che sono venuti e che sono stati bene insieme a noi!
Come Moras aderiamo alla rete No basi e al campeggio indetto per il 6/10 ottobre nel sud Sardegna, per rimarcare il nostro coinvolgimento nelle lotte antimilitariste e contro le basi della guerra situate nel nostro territorio.
Abbiamo deciso di aderire alla Rete perché riteniamo positivo il lavoro delle compagne e dei compagni, tra l’altro molti giovani, che da diverso tempo hanno intrapreso questo percorso; lavoro fatto di studio specifico su cosa sono le basi militari in Sardegna e non solo, sulle loro strutture e su ciò che causano sul nostro territorio; lavoro fatto di studio capillare per dare un nome al nemico e ai suoi complici, per dare più chiarezza al meccanismo e alle sue conseguenze nello scacchiere mondiale, che l’utilizzo delle basi causa sui diversi fronti guerra.
Abbiamo aderito perché le compagne e i compagni della Rete sono riusciti ad affrontare, o almeno ci stanno provando, il nodo della fabbrica di morte di Domusnovas, la Rwm, che costruisce bombe, qua da noi, che vengono sganciate in tutti gli scenari di guerra attuali nel Mediterraneo e non solo. Nodo non facile da gestire in un contesto storico dove il miraggio del salario travalica le considerazioni su un lavoro di merda e in questo caso sulla tragedia della guerra con i suoi morti e le sue devastazioni.
Abbiamo aderito perché sono riusciti, in questo modo, a mettere in evidenza, ancor di più, le contraddizioni del dominio capitalista, presenti anche nel nostro territorio.
Abbiamo aderito perché hanno scelto di prendere le distanze dalle derive istituzionali che utilizzano spesse volte queste problematiche esclusivamente per auto-referenziarsi con le loro bandierine e cercare di dare un po’ di credibilità alla loro pessima esistenza.
Abbiamo aderito perché credono che l’azione diretta porti più risultati delle chiacchiere e delle masturbazioni ideologiche, come è stato dimostrato in diverse manifestazioni e altri contesti di lotta, perché affrontare il nemico guardandolo negli occhi lo rende nudo dalla sua corazza e dalla sua divisa.
Abbiamo aderito perché vogliono che il contesto No Basi vada ampliato, vada legato al contesto crisi, al contesto migranti, antirazzista, antifascista, antisessista e al contesto repressione.
E infine, abbiamo aderito perché alle compagne ai e compagni della Rete No Basi piace divertirsi, piace il buon vino e piacciono anche le barricate e, a differenza di altri, chiacchierano di meno.
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