Disarmante.
Si può concepire una mostra come una manifestazione?
Questo potrebbe essere un primo esperimento.
Disarmante, cioè che toglie la volontà di reagire, di replicare e che lascia senza parole; che è così semplice e ingenuo da eliminare ogni ostilità.
Ma noi non siamo d’accordo
e disarmante vorremmo che fosse una parola che toglie le armi, che lasci disarmato chi vive dalla guerra; che disarmi la nostra terra martoriata.
Le immagini sono portatrici di messaggi, di informazione, di identità.
Le fotografie documentano istanti della nostra vita e contribuiscono a cambiarla. L’arte proietta il mondo in cui viviamo, per vedere meglio e per ricrearlo.
E’ una mostra dove manifestiamo, con creatività, quello che del mondo vediamo, quello che non vogliamo, perché è in questo quello che noi siamo.
Liberi, sempre.
Az.Namusn.Art, Riccardo Camboni, Marcello Dongu, Enea AC, Erik Chevalier, Filtro44, Massimiliano Mazzotta, Elena Muresu, Pastorello, Fabio Petretto, Teresa Pintus, Paola Rizzu, Manuela Ruiu, Marco Sanna, Antonio Sini, Giovanni Soletta, Fabian Volti