Da anni siamo in guerra, non serve neanche più dichiararla. Attraverso i mezzi di informazione abbiamo creduto di vederla a distanza, accecati dal carico di responsabilità e dal senso di colpa tanto da non riconoscere che da decenni la subiamo convivendo con la sua ingombrante presenza nei nostri luoghi e nelle nostre menti.
Mentre milioni di profughi si accalcano alle nostre frontiere nel tentativo disperato di sfuggire alle guerre, gli stessi stati che le hanno causate si preparano ad una nuova aggressione alla Libia, compreso il governo italiano.
La Sardegna si inserisce perfettamente in questo quadro e contribuisce alla preparazione delle guerre del XXI secolo; come quelle in Iraq, Afghanistan, Yugoslavia, Somalia, Libano e Palestina.
Nei poligoni militari sardi si continua a bombardare come da calendario, i mezzi corazzati si spostano lungo le strade e occupano i porti civili, i cacciatorpediniere solcano i mari, aerei dall’ignota propulsione sfrecciano nei cieli. Le fabbriche di bombe continuano a produrre e sfacciatamente imbarcano i loro ordigni tra i bagagli dei viaggiatori; le Università e centri di ricerca si prostrano per accaparrarsi progetti asserviti all’industria bellica; le Prefetture moltiplicano gli “obiettivi sensibili”, invadono e occupano le città con gruppi speciali, compresi esseri incappucciati armati di ogni sorta d’ordigno.
Il controllo, la repressione, l’oppressione, il costante stato di emergenza, la chiusura delle frontiere, la militarizzazione degli spazi urbani, la limitazione delle libertà personali sono alcune delle forme con cui la macchina bellica si manifesta intorno a noi. Molti sono i suoi ingranaggi e per fermarla dobbiamo cominciare a conoscerne il funzionamento e incepparli.
Per questi motivi la Rete no Basi né Qui né Altrove aderisce alla Campagna di mobilitazione contro la logistica della guerra, una settimana di lotta e di informazione contro le la macchina bellica dal 28 marzo al 2 aprile.
Prossimo appuntamento per discutere le iniziative: martedì 29 marzo ore 17:30 presso la Carovana Sarda della Pace, via Ogliastra 43, Cagliari.